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15 novembre 2021

Acquisto auto di importazione: informazioni utili

  1. 1. Cos’è un’auto di importazione e perché conviene?
  2. 2. Cosa serve per importare un’auto in Italia?
  3. 3. Quanto costa importare un’auto?
  4. 4. Come immatricolare un’auto estera: documenti e costi
  5. 5. Come pagare le tasse sulle auto di importazione?
  6. 6. Che tipo di revisione serve per un’auto di importazione?
  7. 7. Occorre un’assicurazione specifica per le auto di importazione?

Acquistare un’auto d’importazione da uno stato europeo o extraeuropeo può essere una soluzione per chi cerca un’auto a prezzi contenuti e quindi avere dei vantaggi rispetto all’acquisto di un’auto italiana. Le regole possono cambiare di Paese in Paese, ad esempio importare un’auto dalla Germania può essere una soluzione davvero conveniente, poiché permette di risparmiare sulle operazioni di vendita. Dalla compravendita ai costi d’importazione, dalle procedure d’acquisto al costo di immatricolazione, ecco alcuni consigli utili per non essere impreparato.

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1. Cos’è un’auto di importazione e perché conviene?

Quando si parla di un’automobile d’importazione, o di un’auto importata dall’estero come dir si voglia, ci si riferisce a un veicolo immatricolato all’estero. In prima battuta un’auto di importazione è acquistata da un commerciante o, in alcuni casi, dal cliente finale, per poi essere immatricolata in Italia una seconda volta. È importante distinguere le auto di importazione in due tipologie:

  • Auto di importazione nuova con un chilometraggio inferiore ai 6mila chilometri e con meno di 6 mesi di vita

  • Auto di importazione usata che supera i parametri prima citati.

Importare un’auto è una pratica sempre più diffusa in Europa, spesso legata a fattori puramente economici e monetari (ad esempio importare un’auto dalla Russia conviene per la forte riduzione del valore del Rublo) o, più semplicemente, per una maggiore disponibilità. In alcuni Paesi, infatti, si tende a cambiare auto molto spesso, anche ogni o tre anni, in altri il regime fiscale è talmente favorevole a tal punto da rendere l’importazione di un’auto un vero e proprio affare.

2. Cosa serve per importare un’auto in Italia?

Esistono diversi modi per importare un’auto dall’estero in maniera assolutamente sicura. Qualora la macchina importata provenga dall’Unione Europea basterà contattare lo Sportello Telematico dell’Automobilista (STA). Sarà questo Sportello a premurarsi di immatricolare il veicolo presso la Motorizzazione e di iscriverlo al PRA. Discorso leggermente diverso quando si tratta di importare un’auto da un Paese extra UE. Nel caso in cui lo STA non possa occuparsi di questa incombenza ci si può rivolgere direttamente allo sportello della Motorizzazione ed iscriversi al PRA (Pubblico Registro Automobilistico) entro e non oltre 60 giorni dal rilascio del libretto di circolazione. Per quanto riguarda la documentazione, sarà proprio questo ente a verificare l’idoneità della documentazione tecnica dell’auto e la sua regolarità in ambito fiscale. Il passo successivo alla verifica della documentazione sarà l’immatricolazione all’UMC.

La convenienza di importare un’auto dalla Germania

La pratica di importare auto dalla Germania sta prendendo sempre più piede negli ultimi decenni. Alla base di una scelta così diffusa c’è un forte risparmio economico che può superare, in alcuni casi, anche il 30% se paragonato allo stesso acquisto in Italia. Se in passato fare un acquisto simile risultava abbastanza complesso, oggi grazie alle piattaforme online esistenti è facile ed intuitivo. Il vantaggio di importare auto dalla Germania risiede anche nella presenza di numerosi incentivi fiscali qualora l’acquisto sia relativo ad auto a basso impatto energetico.

Inoltre, l’abbattimento delle barriere doganali, unito alla possibilità di evitare conversioni di valuta, fanno sì che questa pratica sia cresciuta nel tempo. Molti acquirenti per questi motivi cambiano auto con una frequenza piuttosto alta, evitando quindi tempi e costi di manutenzione con l’aumentare del chilometraggio della vettura.

Tra gli altri vantaggi da evidenziare per coloro che importano auto dalla Germania c'è la rapidità con cui in questo stato provvedono a qualsiasi personalizzazione, come l’aumento dei cavalli o l’ottimizzazione dei consumi.

3. Quanto costa importare un’auto?

Importare un’auto dall’estero prevede dei costi, differenti in base allo stato in questione. Questi serviranno per adempiere ai doveri burocratici e amministrativi che la legislazione prevede.

I costi variano a seconda dell’auto di importazione, sia per quanto riguarda l’immatricolazione sia per l’iscrizione al PRA.

Anche la provincia di residenza e il rilascio della targa sono una variabile da tenere in considerazione per la stima approssimativa dei costi. Esistono tuttavia anche spese fisse che ammontano ai 60 euro circa quando si parla delle marche da bollo da allegare alla documentazione richiesta.

Per importare un’auto dagli USA, ad esempio, bisogna tener conto dei seguenti costi:

  • Costo spedizione veicolo (trasporto via mare 700 euro, oppure dai 1500 ai 3000 euro quando si tratta di compagnie specializzate)

  • Spesa per IVA (22% sulla somma relativa al valore del veicolo +10%) e dazi doganali (10% del valore della vettura, 22% in caso di furgoni, pick-up, camion)

  • Costo immatricolazione (che vedremo in seguito)

4. Come immatricolare un’auto estera: documenti e costi

Per immatricolare un’auto di importazione basterà rivolgersi allo Sportello Telematico dell’Automobilista (STA), che a sua volta si preoccuperà, come detto in precedenza, di immatricolarlo alla Motorizzazione e di iscriverlo al PRA. La documentazione da presentare è differente a seconda che si tratti di un veicolo nuovo e usato.

Documentazione per Immatricolazione di un’auto di importazione nuova dall’UE:

  • Richiesta immatricolazione (Motorizzazione), iscrizione al PRA

  • Copia di un documento d’identità dell’acquirente con traduzione in lingua italiana

  • Codice fiscale o tessera sanitaria di colui al quale è intestata l’auto

  • C.I elettronica

  • Dichiarazione di conformità o certificato di conformità europeo

Documentazione per Immatricolazione di un’auto di importazione usata dall’UE:

  • Istanza unificata Motorizzazione e iscrizione PRA

  • Dichiarazione di vendita autenticata

  • Carta di circolazione o documento equivalente

  • Codice fiscale o tessera sanitaria di colui al quale è intestata l’auto

  • C.I elettronica

  • Fotocopia documento identità dell’acquirente

Documentazione per Immatricolazione di un’auto di importazione usata da Paesi extra UE:

  • Modello NPD2 per iscrizione al PRA

  • Codice fiscale o tessera sanitaria di colui al quale è intestata l’auto

  • C.I elettronica

  • Fotocopia documento identità dell’acquirente

  • Dichiarazione di vendita autenticata

  • Copia carta di circolazione rilasciata in Italia ed estera

I costi per l’immatricolazione di un’auto di importazione sono simili in tutta la Comunità europea, prendiamo come riferimento quelli relativi a un veicolo importato dalla Germania, gli altri si discosteranno solo di qualche euro:

  • Aci: 27 euro

  • Imposte di bollo PRA e DTT: 64 euro ai quali si aggiunge il versamento postale

  • Diritti DTT: 9 euro con aggiunta del versamento postale

  • Costo per il rilascio delle targhe, che varia a seconda di più fattori

5. Come pagare le tasse sulle auto di importazione?

Ogni acquisto di un’auto d’importazione deve essere registrato all’Agenzia delle Entrate che si tratti di un’auto nuova o usata, secondo il decreto del 26 marzo 2018. I dati comunicati permetteranno all’Agenzia di verificare il versamento dell’Iva attraverso l’F24 nel caso in cui si acquisti un veicolo nuovo. Quando si parla di costo dell’IVA è necessario fare una distinzione tra auto nuova ed usata. Nel primo caso l’IVA del 22% di imposta andrà versata in Italia tramite l’F24, nel secondo occorrerà pagare l’IVA nel Paese d’origine.

A seconda della pressione fiscale del Paese dell’auto di importazione, può convenire preferire un’auto usata a un’auto nuova. Ad esempio è preferibile acquistare un’auto usata in Paesi con bassa pressione fiscale come la Germania (IVA al 19%) e preferire Paesi con un’alta pressione fiscale come la Danimarca (IVA al 25% per un’auto nuova). A prescindere dalla scelta fatta, è opportuno per chi acquista un’auto nuova dall’estero controllare la fattura emessa, al fine di evitare di pagare l’IVA due volte.

6. Che tipo di revisione serve per un’auto di importazione?

Un veicolo di importazione iscritto al PRA diviene a tutti gli effetti un veicolo italiano. Tuttavia, è importante capire se i tempi italiani e stranieri coincidono per quanto concerne la revisione ufficiale, soprattutto nel caso di un acquisto di auto di importazione usata. Per i veicoli di categoria M1 immatricolati all’estero e poi nazionalizzati in Italia, occorre revisionare una prima volta l’auto a quattro anni dall’iscrizione ai registri italiani e, in seguito, ogni due anni. Se l’immatricolazione avviene in uno stato europeo prima dell’importazione, la Motorizzazione procederà ad annotare sul libretto di circolazione la dicitura “Da revisionare entro”. È importante far fede alla data riportata per non incorrere in spiacevoli sanzioni.

Prescindendo da ciò, secondo l’articolo 75 del Codice della strada, le auto di importazione arrivate con rimorchio in Italia saranno sottoposte a “Visita e prova”, ossia un collaudo che definirà le future scadenze di revisione.

7. Occorre un’assicurazione specifica per le auto di importazione?

Non occorre un’assicurazione specifica per le auto di importazione. È importante fare una ricerca nel periodo a ridosso dell’acquisto e confrontare i prezzi proposti dalle varie compagnie assicurative. Proprio perché tale ricerca il più delle volte può rivelarsi lunga, è importante prepararsi in anticipo e vagliare le offerte più interessanti.

La tipologia di auto e la facilità di reperire pezzi di ricambio in breve tempo rientra nella difficoltà della ricerca della migliore compagnia assicurativa. Nel caso in cui l’auto acquistata provenga dagli USA bisognerà considerare tempi più lunghi qualora in cui si presenti la necessità di reperire pezzi di ricambio per la propria auto.


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